Sport ed emofilia? Un binomio vincente!

Fino a vent’anni fa si riteneva che i pazienti emofilici non potessero fare nessuna attività sportiva perché avrebbero peggiorato il loro stato muscolo-scheletrico. Recentemente alcune pubblicazioni scientifiche hanno però dimostrato che i benefici possono essere tanti e gli specialisti consigliano di praticare uno sport sin dalla più giovane età. Il maggior beneficio, legato all’ambito clinico, è l’aumento della massa muscolare, che garantirebbe una maggiore resistenza ai potenziali danni articolari associati alla sedentarietà ed all’avanzamento dell’età.

Nonostante questo, ancora oggi, l’attività sportiva viene sconsigliata o addirittura vietata ai pazienti emofilici, per i quali non viene rilasciato il necessario attestato di idoneità fisica dai medici dello sport. Questo atteggiamento protezionistico non ha fatto che creare gravi disagi psicologici e sociali ai ragazzi, che si sono spesso sentiti ingiustamente discriminati.

Per contribuire a far conoscere l’importanza delle attività sportive per i pazienti emofilici, la Federazione delle Associazioni Emofilici (FedEmo), ha realizzato il Progetto #FedEmo Sport che si prefigge la stesura delle linee di raccomandazione per la Medicina dello Sport, il CONI, le Federazioni e le Società Sportive, affinché possano essere definiti su scala nazionale:

  • tipologia di trattamento necessario a garantire la copertura dei pazienti emofilici durante le attività sportive
  • tipologie di sport più idonee per i pazienti emofilici;
  • caratteristiche fisiche (es. assenza o presenza di danni articolari presenti prima dell’inizio delle attività sportive) necessarie ad indirizzare i pazienti emofilici verso le attività più idonee anche a livello agonistico.

Il Progetto è realizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana dei Centri Emofilia (AICE), il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e la Federazione Modico Sportiva Italiana (FMSI)

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito di FedEmo.

Per saperne di più sulla patologia visita anche la sezione dell’Osservatorio Malattie Rare dedicata all’ EMOFILIA